Bergoglio, secondo Pontefice ad andare a Scampia dopo Giovanni Paolo II nel 1990, dopo una breve sosta al Santuario mariano di Pompei, ha voluto subito abbracciare anche gli immigrati e i senza fissa dimora e ha puntato il dito contro la disoccupazione “che è un segno negativo dei nostri tempi. In modo speciale lo è la mancanza di lavoro per i giovani”. Per il Papa ciò “è segno che c’è una disfunzione grave nel sistema, e non si può andare avanti senza individuare bene questa disfunzione e fare i cambiamenti necessari. Il lavoro che manca ai giovani, in un quartiere come questo, ma in tante altre parti, è un grido, che sale forte e acuto. Con la mancanza di lavoro viene a mancare la dignità e la persona rischia di cedere a ogni sfruttamento”. Parlando a braccio il Papa si è scagliato contro il lavoro nero “una vera e propria schiavitù, uno sfruttamento” e chi fa questo, ha scandito Bergoglio con forza, “non è umano, non è un cristiano e se dice di essere cristiano è un bugiardo”. Francesco ha fatto l’esempio di una ragazza alla quale è stato proposto di fare 11 ore di lavoro a 600 euro a mese in nero. Appena 24 ore prima della visita del Papa a Napoli Le Iene aveva denunciato un caso di lavoro nero proprio di due dipendenti della curia partenopea.RADIO PIAZZA NEWS