CASERTA, 28 DIC – Incidente sul lavoro a Marcianise (Caserta) dove un operaio, Salvatore Chianese di 45 anni, è morto dopo essere precipitato nella tromba dell’ascensore in costruzione all’interno del nuovo cimitero comunale. L’uomo, residente a Mugnano di Napoli, ha riportato nella caduta da un’altezza di oltre cinque metri gravi fratture al cranio che sono risultate letali. Soccorso sul posto dai medici del 118 è morto poco dopo.
I carabinieri della locale Compagnia e il personale dell’Ispettorato del Lavoro stanno ricostruendo la dinamica dell’accaduto e verificando in particolare il rispetto delle norme di sicurezza. La vittima lavorava per un’azienda di Mugnano che sta effettuando i lavori all’interno dell’area nuova del cimitero di Marcianise. Sulla salma è stata disposta l’autopsia.

Girava nudo in via XX settembre a Genova

 Trentenne sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio

È un geneovese l’uomo che è stato sorpreso questo pomeriggio, intorno alle 15, nella via dello shopping di Genova, in via Venti Settembre, completamente nudo e in evidente stato confusionale. L’uomo, subito soccorso da due passanti è stato accompagnato in una zona meno visibile della strada dove e’ stata coperto. Sono subito intervenuti gli agenti delle volanti che hanno cercato di tranquillizzare l’uomo in attesa dell’arrivo di una ambulanza.  Dopo alcuni minuti l’uomo, coperto da un lenzuolo e da un plaid e’ stato portato all’ospedale Galliera, dove è stato sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio   ,,

Incidente a Gardaland, bimba in ospedale

Prognosi riservata,ha battuto capo mentre era su ‘tazze’ rotanti

 

Duomo Napoli ‘ristorante’ per i poveri

Iniziativa card. Sepe, forni per le pizze su sagrato cattedrale

NAPOLI, 28 DIC – Seicento i posti a sedere, ma molti di più, nei fatti, hanno preso parte al pranzo per i poveri della diocesi di Napoli. E quest’anno, per la prima volta, il pranzo è stato servito nella chiesa cattedrale e non nel salone arcivescovile, precedente location dell’evento voluto dal cardinale Crescenzio Sepe. Il duomo così si è trasformato per un giorno in ‘ristorante’ per immigrati, indigenti, senza fissa dimora, con tanto di forni per le pizze sul sagrato.
Il colpo d’occhio è stato sorprendente: via i banchi di tutto il duomo e spazio alle tavole apparecchiate per gli ‘ultimi’ a cui tendere la mano. Come sempre, il cardinale ha servito ai tavoli, infornando personalmente una delle oltre 700 pizze preparate. Tra gli ospiti giunti per l’evento anche il cantante Nino D’Angelo.

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