Torna l’appuntamento con il Premio “Ruperto da Nola”, venerdì 14 dicembre alle ore 18 nella cornice della Chiesa Santi Apostoli in via San Felice.
L’evento, promosso da Slow Food Agro nolano, prende il nome da Ruperto, cuoco della case nobili nolane vissuto nel 500, chiamato a Napoli dagli Aragonesi e reso famoso dal servizio alla corte di re Ferdinando. Uno chef di straordinaria bravura, autore del “Libro de guisados”, la grande raccolta ritrovata qualche anno fa che contiene 242 ricette del maestro dei fornelli e ci conduce in un meraviglioso viaggio nella storia della cucina rinascimentale. Il Premio è stato istituito per segnalare il lavoro di quanti difendono, promuovono ed arricchiscono il patrimonio enogastronomico dellagro nolano-vesuviano. Ogni anno viene consegnato a persone alle quali la giuria riconosce un ruolo nella valorizzazione del patrimonio agroalimentare locale, contribuendo a frenarne limpoverimento.

Vincitori dell’edizione 2012 sono: per la categoria produttore le cantine Olivella di SantAnastasia; il giovane ristoratore Pietro Parisi, chef del ristorante Era Ora di Palma Campania; il comunicatore Luigi Moio, ordinario di Enologia presso l’Università Federico II di Napoli. Il premio speciale Slow Life è assegnato al Consorzio NCO per l’iniziativa Facciamo un pacco alla camorra, come riconoscimento per il grande lavoro collettivo che sta facendo il giro del mondo e vede coinvolti associazioni, cooperative ed imprese che hanno denunciato il racket, nel segno della lotta alla camorra e seguendo l’esempio di don Peppe Diana, barbaramente assassinato il 19 marzo 1994. Dopo i saluti di rito, prendono parte al dibattito Marina Alaimo, giornalista e collaboratrice Slow Wine, Gaetano Pascale, presidente Slow Food Campania.

Anche quest’anno l’autore delle pregiate statuine che saranno consegnate ai vincitori è Lello Esposito, pittore e scultore napoletano apprezzato anche oltreoceano per i suoi celeberrimi Pulcinella. “Il Premio Ruperto da Nola si sta affermando negli anni sulla scena regionale come riconoscimento per le eccellenze della nostra terra racconta Angelo Petillo, fiduciario della Condotta Slow Food dell’agro nolano – un modo per sostenere attivamente chi si impegna quotidianamente nella tutela delle tradizioni agroalimentari con qualità e competenza, in difesa dell’ambiente e dei valori che ci stanno più a cuore”.

Slow Food – Condotta Agro nolano

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