Alla presenza del Segretario generale Domenico Savio, ha fatto tappa sull’isola di Procida la campagna elettorale del Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista per propagandare il “NO” rivoluzionario al referendum costituzionale del 4 dicembre prossimo. Per ore in piazza Marina Grande sono stati distribuiti centinaia di volantini in cui il PCIM-L spiega nei dettagli quali sono le ragioni politiche e sociali per cui è indispensabile che il popolo italiano voti “NO”. Domenico Savio, oltre a denunciare per l’ennesima volta la circostanza che una sciagurata vittoria del “SI” aprirebbe la strada ad una nuova forma di fascismo nel nostro Paese dove, così come accaduto durante il nefasto ventennio mussoliniano, ci troveremmo nuovamente un solo uomo al comando, ha sottolineato come gli esponenti del Partito Democratico stiano perdendo la calma alla sola idea di una possibile vittoria del “NO”. Infatti mentre il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha definito “accozzaglia” chi porta avanti la battaglia per il “NO”, il Presidente della regione Campania Vincenzo De Luca ha invitato i sindaci del suo partito a convincere gli elettori a votare si con il sistema clientelare. Ed è proprio a De Luca che Domenico Savio ha riservato l’attacco politico odierno. “E che dire del Presidente della regione Campania Vincenzo De Luca – ha tuonato Domenico Savio – che si è spinto persino a incitare alla scellerata pratica del clientelismo per sostenere il SI al voto referendario del 4 dicembre, clientelismo che ha rappresentato e rappresenta un cancro ed una vergogna della politica italiana. Dalle inchieste della Magistratura apprendiamo che larga parte delle istituzioni italiane sono stravolte dalla corruzione e il male peggiore è costituito proprio dal clientelismo e dal favoritismo politico ed elettorale, che particolarmente viene perseguito da chi ci amministra a livello territoriale. Poi De Luca – ha continuato Domenico Savio – per giustificare il suo invito al metodo clientelare ha sostenuto che il governo ha messo a disposizione della regione Campania fiumi di soldi, che sono stati versati nelle casse dello Stato dal popolo italiano e da noi cittadini campani, e che per tale ragione bisognerebbe votare SI per favorire la controriforma costituzionale voluta da Renzi, dal PD e dal nuoco centrodestra, una controriforma che stravolge la Costituzione repubblicana e antifascista del 1948 e che l’eventuale e sciagurata vittoria del SI consegnerebbe il destino dell’Italia nelle mani di un solo uomo e di un solo partito aprendo la strada a una nuova dittatura”.