Lodierna seduta di Consiglio Comunale è stata sciolta per mancanza del numero legale. Dodici, infatti, erano i presenti e diciannove gli assenti al momento della chiama.<?xml:namespace prefix = o ns = “urn:schemas-microsoft-com:office:office” />

Allordine del giorno era in programma la discussione sullAgenzia di Sviluppo, in particolare la proposta dellopposizione di fuoriuscita del comune di Nola che vedeva come primo firmatario il capogruppo Franco Ambrosio.

Circa le assenze di diversi consiglieri, lo stesso capogruppo Ambrosio ha chiesto una verifica di quanti per più volte non hanno preso parte alle sedute consiliari, considerato che sono ammesse un massimo di tre assenze giustificate per evitare la decadenza dalla carica. A tal proposito il Presidente del Consiglio, Francesco Pizzella, ha preso impegno a procedere ad una verifica di questo tipo, sollecitando i consiglieri che eventualmente dovessero risultare assenti dallassise per troppo tempo e senza giustificazione ad un maggiore senso di responsabilità.

Prima della seduta di consiglio si è svolto il question time. Tra i quesiti in programma quello del capo gruppo di opposizione Franco Ambrosio, sostenuto dai colleghi Umberto Bruno, e Raffaele Giannini. In particolare, nellinterrogazione si chiedeva del perché del trasferimento al Comune di Napoli dellagente di Polizia municipale, Giuseppe Di Marzio, a favore dellarrivo dal Comune di Napoli di un istruttore amministrativo, considerata la mancanza di unità di vigili urbani per il controllo del territorio.

Sulla questione ha risposto lassessore alla viabilità Erasmo Caccavale. Devo in primo luogo affermare   ha dichiarato lo stesso Caccavale che non conoscevo la problematica per un difetto di comunicazione con la presidenza del consiglio. Al tempo stesso, per quanto riguarda il merito della vicenda, credo che sia stato fatto un errore. Sebbene non abbia seguito liter del provvedimento svolto da un altro assessore, mi assumo la responsabilità a proporre nella prossima giunta una delibera che revochi non solo quella in questione, ma anche quella relativa ad un altro trasferimento, quella di un dipendente dal settore personale a quello legale.

Laltra interrogazione è stata presentata dal capo gruppo di Città Viva, Gianluca Napolitano e  riguardava la questione dellabbruciamento del fogliame. Con due differenti ordinanze ha affermato lo stesso Napolitano – nel giro di soli quattro giorni, il sindaco Biancardi ha cambiato idea sulla bruciatura dei residui agricoli. Prima, lordinanza n. 57 del 31 luglio vieta ogni tipo di combustione, poi con la numero 59 del 3 agosto sostituisce la precedente e consente, invece, di procedere alla bruciatura del fogliame secco ogni giorno dalle ore 12 alle 15. La normativa  in materia invece è piuttosto chiara, a seguito del recepimento della direttiva comunitaria 2008/98/CE, il Decreto legislativo n. 205 del 2010 stabilisce di fatto il divieto di bruciare nei campi i residui vegetali

Sul punto ha risposto il sindaco Geremia Biancardi che ha dichiarato che a breve proporrà una conferenza dei servizi in cui saranno coinvolte anche le associazioni per revocare o modificare la delibera in questione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *