Eutanasia di una creatura che non doveva nascere. Piani P.E.P. di Casamarciano.
Le aree destinate all’edilizia economica e popolare trovano la loro maternità nella legge 167/62 la quale viene incontro, con svariati vantaggi a quanti intendono costruire un vano a scopo abitativo sia singolo o associato tramite cooperative o imprese in aree comprese nell’ex P.R.G. attuale P.U..C. che ogni municipalità deve dotarsi. Sono aree appositamente individuate. La scelta avviene in virtù dell’art. 32 della legge 865/71.
Le nostre aree vennero individuate in località Santa Maria, dichiarate idonee dai cari saggi di costruzione, è furono adottate con atto 92/94 dell’allora Commissione Prefettizia (19 anni fa). Da allora, questa creatura, facendo un paragone, già nata da genitori ” non naturali” è cresciuta tra continui malanni ricadute in operazioni chirurgiche e plastiche facciale fino a divenire giovincella nel 2005 sotto il “regno” dell’allora sindaco, dr. Giovanni Cavaccini con l’emanazione del bando di assegnazione, prot. 602/2005. Nei cinque anni successivi con la consiliatura Primiano “la creatura” sé accresciuta ulteriolmente nonostante gli acciacchi, sopiti ma mai sconfitti. La stessa era pronta per il grande evento, ossia il matrimonio.
Nonostante tutto ciò, nell’estate 2011 con 2 atti consecutivi fù deciso che questo matrimonio “non sa da fare”. Motivo, la creatura era malconcia e non ancora pronta, anzi meglio dimenticare. A parrebbe il paragone, come detto prima, il piano P.E.P. nei cinque anni successivi era giunto quasi al capolinea, nel senso che, erano state espletate tutte le formalità di rito per addivenire alla graduatoria definitiva per l’assegnazione a cooperative ed imprese dei lotti dove costruire. È prima di ciò alla selezione delle stesse, nonché alle priorità per i requisiti legali per i soci etc.
Il colpo di scena avviene con la stipula della delibera di giunta comunale n. 81 del 2011 avendo in oggetto “P.E.E.P.” in località Santa Maria, presa d’atto su proposta ed indirizzo al responsabile del 3° settore tecnico”, la quale revocava in autotutela i precedenti atti di assegnazione provvisoria alle coop etc e fa indirizzo al dirigente di non procedere all’assegnazione definitiva è revoca della precedente delibera n. 39/04 di consiglio comunale, atto prodomico alla procedura di assegnazione. Atto firmato dall’allora assessore, dr. Giovanni Cavaccini, nonché sindaco all’epoca del bando e assessore all’epoca dei fatti. A tutt’oggi il dottor Cavaccini ricopre la carica fi consigliere comunale dell’attuale giunta Manzi. In conseguenza agli avvenimenti citati e al fine del ripristino la situazione iniziale, uno delle cooperative (la Collina soc. coop.) ha impugnato gli atti dell’amministrazione al Tar Campania. Ricorso accolto con la sospensione degli atti deliberativi e condannando il comune anche alle spese di giudizio. Nonostante il monito del Tribunale amministrativo, l’amministrazione Manzi ha continuato ad essere inerte tanto che è subentrata la provincia con la nomina di un commissario ad acta (556 del 19/11/2012) per il completamento del procedimento amministrativo. Quanti soldi spesi in progettazioni, pareri tecnici etc buttati al vento e soprattutto quante aspettative svanite per coloro che speravano in una propria abitazione, e nella propria comunità.
O’ Cavaliere, suocero di Altavista, avrebbe esclamato “Uanema d’ò Purgatorio!” I lavori del commissario sono ancora in itinere e a noi non resta altro che aspettare, pregare e sperare. Forse é in gestazione una nuova creatura con genitori legittimi? Nel contempo ci chiediamo cosa fa in proposito la minoranza consiliare? E i partiti politici presenti sul territorio?
Andrea Graziano
componente del direttivo P.D. Casamarciano