Saviano LAssociazione Combattenti e Reduci, lAssociazione Nazionale Carabinieri e il comune di Saviano, come da rituale che si ripete ogni anno, hanno voluto ricordare limportante evento storico del 4 novembre. Una cerimonia che, si sa, ha molto più rilevanza in campo nazionale Alla cerimonia in piazza Vittoria, dove è stata posta una corona dalloro ai piedi del monumento alato, erano presenti diverse autorità: il Sindaco di Saviano, Carmine Sommese, il maresciallo della locale stazione dei Carabinieri, Giannini; lAssociazione Nazionale Carabinieri, con il loro Presidente, Sgambato, il Presidente dellAssociazione Combattenti e Reduci, Francesco Ferrara. Si sono succeduti alcuni discorsi commemorativi: il Brigadiere Nicola Sabatino per lAssociazione Nazionale Carabinieri; il Presidente Onorario della Sezione Combattenti e Reduci, Col. Amorino.  In seguito si sono tenuti gli interventi del Presidente del Consiglio Comunale, e infine lintervento conclusivo del Sindaco Sommese. Il Brigadiere Nicola Sabatino per lAssociazione Nazionale Carabinieri si è soffermato, nel suo discorso, più sul carattere storico dellevento ricordando la data del 4 novembre 1918.  Una grande guerra che causò milioni di morti. Un atto conclusivo che completò lunificazione nazionale.  Col nuovo conflitto mondiale, in seguito al regime Nanzi-fascista e con le sue conseguenze, e la sua relativa dissoluzione, la festa è divenuta Festa dellUnità Nazionale e delle Forze Armate. A parere di Nicola Sabatino, lItalia ha cambiato il mito della Vittoria e si è aperta a valori di umana convivenza. Questa evoluzione è stata commemorata anche da altri intervenuti ricordando, tra altro, i militari italiani allestero dove cercano di far del loro meglio per le missioni di pace e mantenere degli equilibri internazionali delicati e complessi, di far da forza dinterposizione in delicati scenari. Tra altro in uno dei discorsi commemorativi è stato menzionato un militare savianese, Eramo Savino, ora in non perfette condizioni di salute in seguito ad una missione allestero: una questione menzionata anche in un recente Consiglio comunale per portare solidarietà, vicinanza affettiva al giovane savianese. Il Col. Amorino nel suo intervento, ha tra altro recitato una poesia in vernacolo adatta alloccasione. In seguito si è badato a deporre un’altra corona dalloro nei pressi della lapida che ricorda il milite ignoto nella medesima piazza. Una fase che, di fatto, ha concluso la cerimonia.
                                                                                                                                                              A.R.

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