sabato 28 dicembre 2019 alle ore 21.00 presso Auditorium del Centro Sociale di Salerno è andata in scena “Una Cantata dei Pastori” di Andrea Perrucci, liberamente ispirata ,adattata e diretta dal regista Antonello De Rosa, con parte dei suoi allievi, ben 110 attori in scena.
La Cantata dei Pastori è un’opera del teatro religioso tardo-seicentesco, scritta in versi, in cui viene rappresentata la nascita di Gesù.
La cantata racconta la movimentata e travagliata storia di Giuseppe e Maria per raggiungere Betlemme per il censimento e i tanti ostacoli da superare creati dai Diavoli , sconfitti sempre dagli Angeli, prima di trovare rifugio nella grotta della Natività.
Nel tremendo viaggio vengono accompagnati da due figure popolari napoletane: Razzullo, lo scrivano assoldato per il censimento e Sarchiapone, il barbiere pazzo in fuga per omicidio,sempre affamato ,l’unica volta che ci riesce, gli fanno credere che il cibo è avvelenato!
I Diavoli sconfitti dagli Angeli rientrano negli inferi e al termine, vi sarà finalmente l’adorazione dei vari e classici personaggi del presepe: pastori, cacciatori e pescatori.
Il comico e il profano, il grottesco , l’ignoranza saggia dei personaggi tra riti pagani e sentimento cattolico, la lotta tra il Bene e il Male.
Una serata divertente e impegnativa nel seguire il dialetto “caciarone”, tra lingua colta e dialetto e il susseguirsi dei personaggi , spesso gli allievi si sono succeduti nell’interpretarli ; una scenografia minimale fatta di sedie su cui si sono alternati i vari attori a dare man forte con commenti e schiamazzi a ciò che stava avvenendo , ma soprattutto di corpi , di personaggi, di costumi, un’armonia nell’utilizzare anche la platea piena di gente ,come palco in movimento. BRAVISSIMI GLI ALLIEVI !

A parole è impossibile descrivere ciò che Antonello è capace a creare , con una finezza, una cultura, un’attitudine teatrale e musicale,una genialità essenziale .
L’arte di Antonello De Rosa è nella sua intrinseca capacità di trasmettere ai suoi allievi (tutti) una naturale interpretazione dei ruoli a loro affidati. Chi ha Passione la trasmette, l’affida, la evolve, la “contemporaneizza” , lasciando integra la tradizione e la scrittura dell’autore, adattandole alla propria visione.
Antonello è un grande dono che Salerno ha ricevuto senza togliere agli altri nomi che la rendono città di teatri.
E Pasquale Petrosino è un dono che Antonello ha ricevuto come compagno di passioni, indispensabile nell’organizzazione di un lavoro immenso che assistendo ai loro spettacoli è ben visibile…
Anna de Rosa

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