Questa Pasqua sarà ricordata come la “Pasqua del coronavirus”, in una complessa fase storica, con la privazione di libertà e calore umano, influenzando rapporti di famiglia, d’amicizia, e qualsiasi altra forma di aggregazione umana , composte da strette di mano, baci e abbracci.
Fare un augurio in questo momento, è emotivamente difficile , “reclusi”, guardando inermi a tutte quelle persone che stanno lottando e soprattutto a quelle che non ce l’hanno fatta.
Un’esperienza dal punto di vista umano che rimarrà per sempre dentro di noi, impauriti, scoraggiati, ma nello stesso tempo con l’animo forte, senza arrenderci mai, riflettendo sul nostro modo di vivere, da un legame non di dipendenza dalla società, dal lavoro non come attività ossessiva, che domina e sottomette, ma riscoprendo nuove forme di occupazione più adattive, che consentano all’uomo riflessioni profonde e meditazione sulle scelte future.
Uniti dalla Rete, distanti gli uni dagli altri, il mio augurio è di ricongiungerci presto e di circondarci di gesti d’amore, che trasformano ogni forma di morte in un passaggio alla vita.
Serena Pasqua da Attilio Maglio, un abbraccio sincero a tutti voi, un pensiero affettuoso a chi è volato in cielo: