condanne per circa mezzo secolo di carcere . Si è chiuso così, dopo cinque ore di camera di consiglio il primo atto del processo per l’Operazione eseguita nel 2004 dai militari dell’Arma e denominata «Brown& White». Un traffico di droga sull’asse Napoli-Baiano-Avellino. 22 arresti e 40 indagati. Nel giugno scorso il pm della Dda Francesco Soviero aveva chiesto tre secoli di carcere. Alla fine si è chiuso tutto con mezzo secolo di carcere per i soli rifornitori e due pusher avellinesi. Così hanno deciso i magistrati della Prima Sezione Penale del Tribunale di Avellino, presidente Vito Calise, a latere Tringali e Centola. Le diciassette assoluzioni perché il fatto non sussiste, quello cioè relativo all’accusa di associazione per delinquere finalizzata allo spaccio. I quindici proscioglimenti per intervenuta prescrizione, trattandosi, come hanno ricordato i legali in aula di eventi datati e soprattutto già prescritti perché riguardanti droga leggera. Prescrizione disposta per Moccia Massimo, Petillo Antonio, Galluccio Vincenzo Silvio, Camaldo Sergio, Guerriero Antonio classe 81, De Gennaro Pellegrino, Salzano Massimo, Guerriero Sebastiano, De Stefano Adolfo, Iandolo Carmine, Golia Raffaele, Di Giuseppe Mario e Magnotti Rosario. Reati estinti per prescrizione. Sei condanne per detenzione ai fini dello spaccio e quali promotori e organizzatori dello stesso. Quelle irrogate a Camaldo Sergio, a cui considerate le attenuanti generiche, unificate le condotte  per la continuazione ed è stato condannato alla pena di anni1 e mesi 1 di reclusione solo per un episodio di spaccio di cocaina. Le condanne più dure, come invocato dallo stesso pm della Dda di Napoli Francesco Soviero, sono state quelle inflitte a Perrella Bruno, ritenuto al vertice del sodalizio che riforniva i due gruppi, che per la contestazione di traffico illecito di sostanze stupefacenti art.73 escluse le aggravanti ha rimediato 22 anni e sei mesi di reclusione. Dodici anni e sei mesi per Liberato Savarese. Dodici anni di reclusione per Vincenzo Arcone. Condannati, per un singolo episodio di spaccio, sempre riferito a sostanza stupefacente del tipo cocaina, anche due avellinesi coinvolti nell’operazione. Entrambi hanno rimediato una condanna a quattro anni e sei mesi di reclusione. Il pool di legali impegnato nella difesa era da record. Pompeo Le Donne, Petrozziello, Nello Pizza, Generoso Pagliarulo, Quirino Iorio, Renato Balletta. Proprio i legali dei giovani imputati, avevano sostenuto come si palesassse la possibilità di una prescrizione e dellestinzione dei reati. Cosa che è stata riconosciuta dal Tribunale.

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