Taglio agevolazioni diesel significa accise gasolio più alte e prezzo più caro ai distributori. Ecco il rischio concreto che corrono gli automobilisti se il taglio dovesse entrare in manovra.
Un centesimo di accisa in più su un litro di gasolio, consente al Governo di recuperare gettito per 200 milioni di euro, con 5 centesimi si arriva al miliardo, una cifra non da poco per una manovra da 30 miliardi.
Ecco che l’ipotesi allo studio non sembra così campata in aria. Anche perché l’esecutivo ha per ora indicato una strada che va verso la promozione dell’uso di energia verde e dunque il provvedimento risulterebbe coerente con il Decreto Clima, anch’esso in dirittura d’arrivo.
Decreto che prevede un incentivo di 1.500 euro spendibile in servizi di car sharing o per abbonamenti ai mezzi pubblici, in caso di rottamazione del proprio veicolo.
È evidente che tra le diverse ipotesi messe in campo per trovare le risorse necessarie alla manovra, quella di un aumento delle accise sul gasolio sembra meno dolorosa di altre.
La notizia ha allarmato soprattutto autotrasportatori e aziende agricole, grandi consumatori di gasolio, ma il Governo ha rassicurato che queste due categorie non saranno toccate dai possibili rincari sul carburante.
Sempre parlando di manovra e di carburanti, occorre rilevare che il Governo ha individuato tra le priorità nella lotta all’evasione fiscale quella del contrasto alle frodi su benzina e gasolio.