Oggi, giornata di mobilitazione dei sindacati europei per il lavoro e diritto allo studio. Giornata clou a Pomigliano D’Arco, a Fabbrica Italia e poi a piazza Primavera contro il precariato e per il diritto al lavoro di tutti i metalmeccanici e per il no alla discriminazione per chi è iscritto alla Fiom. In piazza con gli operai discriminati, Niki Vendola per Sel, governatore della Puglia e leader di Sel, Antonio Di Pietro per l’Idv e Maurizio Landini, segretario generale della Fiom-Cgil. In prima fila anche la chiesa di Nola, con il vescovo Depalma e i parroci, don Peppino Gambardella e don Aniello Tortora. Mattinata movimentata anche a Nola, con un corteo di studenti degli istituti superiori che hanno raggiunto piazza Duomo per dire NO ai tagli, da parte del governo, alla scuola pubblica. “Un pilastro che difenderemo con ogni mezzo”, gridavano i ragazzi delle scuole nolane. Altra preoccupazione è che sarà un freddo inverno, anche nelle aule. A causa duri un contenzioso tra comune di Nola ed Enigas (200,000euro) gli istituti della città potrebbero restare al freddo. Gli studenti reclamano “più rispetto” da parte dello Stato ed enti locali. Anche la Provincia, dalla quale dipende la sopravvivenza degli istituti superiori “minaccia sei tagli, a partire dal riscaldamento delle aule, a causa dei tagli. È per l’ente di Santa Maria la Nova, si parla di “dissesto finanziario” ad un anno circa (1° gennaio 2014) dell’ Area Metropolitana di Napoli.
Nicola Valeri
Aggiungiamo una nota degli studenti dell’Istituto del Masullo: protestiamo contro la legge Aprea. Questoggi i ragazzi del Masullo hanno unito le loro forze con le altre scuole dellagro nolano per combattere quello che sta rovinando le nostre scuole. Tutto questo perché noi ragazzi vogliamo che la scuola sia nostra e non del privato. La scuola non deve essere essere degli imprenditori ma dei studenti, professori, collaboratori scolastici e del preside.
Gli studenti Giuliano Giuseppe – Pasquale Addeo.