ROMA – Eduardo De Filippo, morto a Roma 32 anni fa, è stato tra le figure fondamentali del teatro italiano del Novecento. Autore di grande abilità, fu anche interprete di grande spessore e sensibilità. Si impose sulla scena teatrale italiana con una serie di lavori drammatici premiati da un grandissimo successo anche fuori dall’Italia. I suoi testi, rappresentati ancora oggi in tutto il mondo. La libertà del suo teatro risiedeva nella capacità di essere stato anche impresario di se stesso. Nella sua ultima apparizione, il discorso a Taormina nel 1984, Eduardo aveva ribadito che «fare teatro sul serio significa sacrificare una vita». «È stata tutta una vita di sacrifici. E di gelo! Così si fa il teatro… così ho fatto». Oggi ne ricorre l’anniversario della morte, il 31 ottobre 1984.
di Antonio Franzese