Il Consiglio dei ministri ha varato il terzo pacchetto di semplificazioni che prevede modelli e procedure in grado di incidere per 3,7mld sui costi per i cittadini. E il premier Monti confida in un «percorso parlamentare spedito» per il provvedimento. Monti ha poi firmato il decreto che ripartisce – per le aree terremotate di Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Umbria e Abruzzo – 91milioni risparmiati sui contributi ai partiti. Adottata inoltre la nuova strategia energetica nazionale, con l’obiettivo del calo delle tariffe.Il comunitato di Palazzo Chigi. «Il Presidente del Consiglio Mario Monti ha firmato il decreto per la ripartizione dei fondi a favore delle Regioni (Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Umbria e Abruzzo) colpite da eventi sismici. Le risorse – si legge nella nota diffusa da palazzo Chigi – ammontano ad oltre 91 milioni di euro e derivano dai risparmi ottenuti dalla riduzione dei contributi in favore dei partiti e dei movimenti politici (articolo 16, comma 1, della legge 6 luglio 2012, n. 96). In particolare sono interessati dal provvedimento i comuni colpiti dal terremoto nelle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo il 20 e 29 maggio 2012 a cui sono destinati oltre 61 milioni di euro; i comuni dell’Umbria a causa del sisma del 15 dicembre 2009 a cui sono destinati 20 milioni di euro, e, infine, gli eventi simici che hanno interessato la provincia dell’Aquila e gli altri comuni a cui sono destinati 10 milioni di euro. Il decreto – conclude il comunicato – sarà a breve pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale».
Al via grande consultazione su strategia. «La strategia energetica nazionale: è la prima volta da 15 Anni che l’Italia cerca di darsi una strategia complessiva in materia energetica». Così il presidente del Consiglio, Mario Monti, in conferenza stampa. «Siccome è argomento di grande importanza, il Governo ha deciso di avviare una grande consultazione. Oggi non è viene adottata una decisione ma molto di più un disegno strategico, che sarà da oggi oggetto di consultazione pubblica al termine della quale il Governo trarrà conclusioni su cui fondare gli interventi».
Il pacchetto semplificazioni. Via libera del consiglio dei ministri al disegno di legge con il nuovo pacchetto di semplificazioni «sia per imprese e sia per i cittadini». Monti ha ricordato che sono stati varati «già due pacchetti di semplificazioni e questo è un importantissimo proseguimento dell’opera già avviata in passato».
Le semplificazioni, si legge nella nota, «intervengono sul lavoro e la previdenza, sulle infrastrutture, i beni culturali e l’edilizia, sulla privacy, sull’ambiente e sull’agricoltura». Il nuovo provvedimento rappresenta un proseguimento dell’opera intrapresa con il decreto legge “semplifica Italia”, e darà «un importante contributo al rispetto degli impegni assunti a livello comunitari per la riduzione degli oneri amministrativi gravanti su cittadini e imprese».
Il primo intervento è “più sicurezza e meno carte”. Vengono semplificati, d’intesa con il ministero del Lavoro, «esclusivamente adempimenti formali in materia di sicurezza sul lavoro, senza toccare gli aspetti sostanziali della disciplina, la cui effettività viene anzi rafforzata». Inoltre si rende più facile, da parte delle imprese, il corretto adempimento degli obblighi sostanziali. Nello stesso tempo, spiega palazzo Chigi, «si agevola il controllo da parte degli organi di vigilanza e la partecipazione dei lavoratori e delle loro rappresentanze».
Un importante intervento riguarda la tutela del paesaggio e l’edilizia. In particolare sul permesso di costruire «si prevede la certezza dei tempi di conclusione del procedimento». In materia di tutela ambientale si prevede un complesso di norme predisposte dal ministero dell’Ambiente per semplificare una serie di procedimenti nel pieno rispetto degli standard comunitari al fine di assicurarne l’accelerazione, fermi restando i livelli di tutela.
Infine, alcuni utili interventi per rendere la vita più semplice per i cittadini. Procedure più semplici: cambio di residenza e dichiarazione per la tassa dei rifiuti nello stesso contesto. Si evitano ai cittadini inutili peregrinazioni tra gli uffici e si previene l’evasione tributaria.
«Il ddl Semplificazioni approvato dal governo è un attacco senza precedenti all’ambiente». Lo denuncia il Presidente dei Verdi Angelo Bonelli che spiega: «In merito al permesso di costruire viene eliminato il silenzio rifiuto: in pratica ogni silenzio di una Pubblica amministrazione sarà un assenso. Semplificando significa che, di fatto, molte costruzioni inammissibili otterranno comunque il permesso, anche perché gli uffici Tecnici, a corto di personale non riusciranno ad evadere le pratiche nei termini previsti. Il silenzio assenso, poi viene introdotto anche sul parere del Soprintendente sul nulla osta paesaggistico: di fatto lo Stato svende il vincolo paesaggistico in favore degli Enti locali».
Confindustria: bene ma serviva decreto. «Il disegno di legge sulla semplificazione amministrativa approvato oggi dal Consiglio dei ministri contiene misure che le imprese chiedono da tempo per liberare le energie e le risorse private dal peso della cattiva burocrazia – afferma Confindustria in una nota -. Queste misure, se approvate rapidamente, rappresenterebbero una leva per lo sviluppo, facilitando gli investimenti e le iniziative economiche private, senza alcun impatto sulla finanza pubblica. Secondo il Centro Studi di Confindustria una diminuzione dell’1% dell’inefficienza della pubblica amministrazione porterebbe a un incremento dello 0,9% del pil. Per questo motivo, la rapida approvazione delle semplificazioni dovrebbe rappresentare una priorità in questa delicata fase di crisi economica. Delude quindi la scelta – conclude la nota – di inserire il pacchetto di semplificazioni in un disegno di legge, anziché in un provvedimento da subito efficace. Tuttavia, è essenziale adesso che l’iter parlamentare venga concluso in tempi rapidi».

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