Un nostro lettore ci scrive: troppo vaghe le indicazioni su come prepararsi per sostenere i quiz d’ingresso alla facoltà di attesa prima del test di medicinaBologna, 14 settembre 2012 – Migliaia di ragazzi, i nostri figli ed il nostro futuro, si sono assiepati in aule affollate alle prese con i famosi “quiz” per cercare di proseguire i loro studi secondo le loro aspirazioni: studiare per diventare medici.Ma che preparazione è richiesta a questi giovani? Nessuno lo sa. Il programma di esame presente sul bando di concorso è estremamente vasto e generico e comprende, oltre alla “cultura generale”, ogni possibile argomento trattato nei corsi di laurea di medicina, di biologia e di chimica e fisica.Questi argomenti non fanno parte dei programmi di studio di nessun Liceo o Istituto Tecnico il cui diploma abilita alla partecipazione al concorso.Inoltre non è nemmeno chiaro dove si debba studiare. Tutta la preparazione all’esame è affidata o alla iniziativa personale dello studente in quanto non esistono testi ufficiali, dichiarati idonei dal Ministero, dai quali siano tratte le domande.Gli unici testi a disposizione degli studenti sono pubblicati da aziende che, avendo come scopo il profitto e non la qualità della preparazione, hanno raccolto i quiz degli ultimi anni, li hanno pubblicati commentandoli e hanno organizzato, a caro prezzo, corsi di preparazioneSappiamo bene quanto sia ingiusto che chi può pagarsi quei corsi abbia più chances di entrare in Facoltà rispetto a chi non può permetterselo.Inoltre quesi testi e corsi, basandosi unicamente sui quiz degli anni passati, hanno una attendibilità molto limitata e infatti quest’anno molti quesiti esulavano dagli argomenti trattati in tali testi.In sostanza i ragazzi si sono trovati davanti a una lotteria, e questo è veramente inaccettabile.La conoscenza dei programmi e dei testi di riferimento ufficiali è un’esigenza di trasparenza ineludibile, che del resto viene già applicata in numerosi paesi del mondo. Il Ministero dovrebbe diffondere queste informazioni per permettere a tutti i candidati una preparazione omogenea.Forse, se i ragazzi che hanno voglia di studiare sapessero come prepararsi all’ esame, l’anno prossimo potremmo assistere ad una vera selezione basata sul merito e non sulla fortuna o su altre variabili che non voglio nemmeno considerare.Per cui rinnovo a gran voce la mia richiesta: è necessario che i testi di riferimento ed i programmi di esame del test di medicina vengano resi pubblici in modo da permettere una adeguata preparazione ai candidati.Vorrei creare un gruppo di persone più ampio possibile che possa rappresentare con forza
questa richiesta al Ministro di .Andrea Andalò