Donald Trump prende tutto e si autodefinisce il “presunto candidato”. Hillary Clinton non fa l’en plein ma quasi, conquistando quattro stati su cinque, e dal palco della vittoria a Filadelfia, che ospitera’ la convention democratica a luglio, lancia l’appello all’unita’ del partito e la sfida al tycoon di New York. E’ questo lo showdown che va sempre piu’ profilandosi dopo il risultato dell’ultimo Super Tuesday delle primarie americane, che con gli stati del nord-est alle urne ha di fatto chiuso il capitolo ‘east coast’ prima di passare al test finale e decisivo di giugno in California.
Maryland, Delaware, Pennsylvania, Connecticut e Rhode Island sono da sempre un importante banco di prova per le primarie presidenziali. Trump li conquista tutti, portando a casa un bottino di delegati tale da fargli dire che i rivali “Ted Cruz e John Kasich devono proprio andare a casa”. Trump continua a correre e guarda gia’ alla sfida finale con Hillary che attacca con crescente aggressivita’. “Uniremo il nostro partito per vincere queste elezioni”, contrattacca la Clinton da Filadelfia. Bernie Sanders non molla e vince in Rhode Island dopo un serrato testa a testa in Connecticut.