Morto sul lavoro nel Napoletano. Paolo Capone, Leader UGL:” Morire sul lavoro è inaccettabile”

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“Questa mattina, nella zona industriale di Carinaro, nel Napoletano, un operaio di 54 anni ha perso la vita a seguito di una caduta. In base alle ricostruzioni, sarebbe precipitato per oltre 10 metri dal tetto di un capannone dove stava operando su alcuni interventi di manutenzione. Stiamo assistendo a una strage senza fine che ogni giorno porta via troppe vite e distrugge troppe famiglie e comunità” ha commentato il Leader dell’UGL Paolo Capone. “Crediamo che fatti simili, su cui è importante fare luce e chiarire le possibili responsabilità, ci inducano a dire -con ancor più convinzione-quanto la prevenzione dei rischi sul posto di lavoro sia centrale. Serve investire più risorse sulla formazione dei lavoratori e soprattutto sull’educazione alla sicurezza fin dal percorso scolastico. Laddove vengano riscontrate violazioni delle norme di sicurezza, le sanzioni vanno rese più severe perché la tutela dei lavoratori deve essere la priorità delle aziende e non una voce del bilancio su cui risparmiare. Per questo motivo, l’UGL chiede anche che l’organico degli ispettori di vigilanza sia aumentato. Il lavoro deve essere un diritto e non una causa di morte”. Lo ha dichiarato il Segretario Generale dell’UGL Paolo Capone in merito all’incidente mortale sul lavoro avvenuto nel Napoletano.
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