Claudio Lippi: «Per dieci anni di Buona Domenica ho preso lo Xanax. Cuccarini e Natalia Estrada due amori mancati»
Giovanni Cavalli per radio antenna campania news quello che scrivano gli altri
Con i guanti bianchi.
«Fino al quinto liceo. Una fissazione di mia madre Franca. Ci teneva a mostrare una certa aria di nobiltà che non ho mai verificato. Quando si presentava, precisava sempre: “De Donato, con la d minuscola” e io miAndava a scuola così agghindat vergognavo a morte».
«Per forza. Mi accompagnava l’autista, chiedevo che mi lasciasse a seicento metri dall’ingresso, così me li toglievo prima di entrare. Mi è capitato di scordarmene, i compagni credevano che mi fossi fatto male alle mani».
Claudio Lippi, 79 anni, racconta il bello e il brutto della vita con la stessa placida ironia, a volte incompresa.
Madre impegnativa la sua.
«Un clone di Eleonora Duse. Mio fratello Francalberto era uno scavezzacollo. Io sono nato dopo altri tre maschi, morti subito. Lei voleva tanto la femmina, non arrivò, così scaricava la rabbia su di me. Soffriva di grandi mal di testa, si chiudeva in camera con la pezza fredda sugli occhi. Da grande mi telefonava anche cinque volte al giorno e la prima domanda non era “Sei stanco?”. Mai. Invece: “Ti hanno pagato?”».
Suo padre Vittorio aveva avuto un tracollo economico, sarà stato per questo.