Il capo dell’intelligence militare israeliana si dimette

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diversi razzi sono stati lanciati dal nord dell’Iraq in direzione di una base della coalizione internazionale anti-jihadista a guida Usa in Siria: lo affermano le forze di sicurezza irachene, dicendo di aver ritrovato il veicolo usato per il lancio, aggiungendo che “una vasta operazione” per rintracciare i responsabili e di ispezione è stata avviata nella provincia di Ninive.

Si tratta del primo attacco di una qualche consistenza diretto contro le truppe della coalizione internazionale, anche se diversi droni e razzi sono stati diretti contro soldati americani in Medio Oriente durante gli ultimi mesi.

Quest’inverno le fazioni armate filoiraniane hanno effettuato decine di attacchi missilistici e di droni contro i soldati americani dispiegati nella regione Medio Oriente, sullo sfondo della guerra nella Striscia di Gaza tra Israele il movimento palestinese Hamas. Dalla provincia di Ninive, nel nord dell’Iraq al confine con la Siria, “elementi fuorilegge hanno colpito con razzi una base della coalizione internazionale nel cuore del territorio siriano intorno alle 21:50” (le 22:50 in Italia), hanno annunciato le forze di sicurezza irachene in un comunicato stampa. E’ stata avviata una “vasta operazione di ricerca e ispezione” per individuare gli autori dei lanci, si legge nel comunicato in cui si specifica che la polizia ha dato fuoco al veicolo rinvenuto.

Un funzionario della provincia di Ninive ha confermato che “gli attacchi missilistici” sono stati effettuati da un’area a nord di Mosul, nel distretto di Zummar. L’Osservatorio siriano per i diritti umani (Osdh) ha riferito di “diversi razzi lanciati dal territorio iracheno verso la base di Kharab al-Jir” che ospita “forze americane” nel nordest della Siria.

I miliziani sciiti iracheni di Kataib Hezbollah affermano di aver deciso di riprendere gli attacchi contro le forze statunitensi nel paese dopo aver visto pochi progressi nei colloqui per ottenere il ritiro delle truppe Usa durante la visita del premier Mohammed Shia Al Sudani a Washington. Lo riportano i media internazionali. “Quello che è successo poco fa è l’inizio”, dice il gruppo sostenuto dall’Iran.

Il capo intelligence militare israeliana si dimette
Aharon Haliva, il generale al comando della direzione dell’intelligence militare israeliana il 7 ottobre, si è dimesso per il fallimento dell’esercito nel prevenire l’attacco nel sud di Israele compiuto da Hamas quel giorno. Lo riportano i media israeliani.
Haliva aveva già indicato che si sarebbe dimesso una volta conclusa la guerra, e sembra destinato a rimanere nel ruolo fino alla nomina di un sostituto. Il quotidiano Ynet ha pubblicato un’immagine della sua lettera di dimissioni.
Il generale aveva già descritto gli eventi del 7 ottobre come “un fallimento dell’intelligence militare”.

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